Tempo Perso

TEMPO PERSO

T.S. Eliot ha scritto che “solo attraverso il tempo si conquista il tempo”.
Tempo Perso, concepito come intervento nello spazio di Foro Buonaparte 68 della Galeria Tempesta, si configura proprio come un tentativo di riconquistare il presente dopo aver riconosciuto l’esistenza di un tempo senza tempo nella contemporaneità, che, incapace di uscire da sé, non può rendere conto del passato.

Tempo Perso, concepito come intervento nello spazio di Foro Buonaparte 68 della Galeria Tempesta, si configura proprio come un tentativo di riconquistare il presente dopo aver riconosciuto l’esistenza di un tempo senza tempo nella contemporaneità, che, incapace di uscire da se stesso, non può rendere conto del passato. L’opera, concepita appositamente per lo spazio della galleria, è un’articolazione di un “tempo perduto”, un tempo non capitalizzabile, relazionale ed essenzialmente storico. È un tempo di svago e contemplazione, nonché di riconsiderazione e rivalutazione del passato. Questo tempo, pieno, saturo, capace di dispiegarsi e di rendere conto del palinsesto di epoche, eventualità ed eventi che lo spazio racchiude, appare nella stanza sotto forma di rete. Questa struttura informa un’installazione monumentale che, progettata con materiali leggeri, si oppone formalmente alle caratteristiche che contraddistinguono i monumenti tradizionali. Questi, spesso costruiti con materiali pesanti ed eretti per commemorare un evento eccezionale, tendono alla concretezza e alla forte presenza. L’installazione, i cui riflessi e le cui ombre creano un’atmosfera eterea, non guida lo sguardo dello spettatore, né traduce la memoria di un singolo evento, rendendo così impossibile la creazione di una narrazione temporale lineare e risoluta. Inoltre, il pubblico trova lungo il percorso anche dei piedistalli che, ormai vuoti, si aspettano di contenere le icone di un potenziale stato di cose, intuibile tra gli strati temporali accumulati nello spazio.
È così che Tempo Perso trasmette, allo stesso tempo, una disarticolazione e uno sguardo sul futuro, sedimentando nella latenza e generando le possibilità per la gestazione di un presente alternativo. Da dicembre 2023 a marzo 2024.

Un ringraziamento speciale a Sintesis Digital, 56fili, Pablo Herguedas, Rikyboy, Mace, Gaetano Pullano, recipient.cc e Alessandro Disingrini.

Crediti foto ©Roberto Conte e ©Giorgio benni Crediti video ©Matteo Berardone