Non Plus Ultra

NON PLUS ULTRA

“NON PLUS ULTRA” | GONZALO BORONDO, in collaborazione con 56FILI
a cura di Chiara Pietropaoli
con il supporto organizzativo di STUDIO STUDIO STUDIO

FESTIVAL FACYL presenta “Non Plus Ultra”, installazione serigrafica su vetro dell’artista Gonzalo Borondo, realizzata in collaborazione con lo studio serigrafico 56Fili e curata da Chiara Pietropaoli.
L’opera scultorea è concepita come una mostra itinerante, per il desiderio che i suoi elementi trasparenti, di volta in volta, instaurino un dialogo con nuovi spazi e nuovi visitatori. Costituita da moduli che possono essere disposti e riorganizzati a piacimento, si presta a molteplici variazioni estetiche, a seconda della percezione che l’artista ha dello spazio circostante.
“Non Plus Ultra” è stata esposta al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, nel 2018, e viene ora presentata per la prima volta in Spagna, al Palacio de la Salina.
“Non Plus Ultra” è un’installazione mobile di cinquanta lastre di vetro utilizzate come supporto per la serigrafia.
Due immagini grafico-pittoriche abitano lo stesso spazio: da un lato una colonna, dall’altro una figura umana vista di spalle, con le braccia allargate, che ricorda l’iconografia della crocifissione. La sovrapposizione di questi due livelli di impressioni dà vita a un gioco di percezioni che cambia ciò che lo spettatore vede, a seconda della prospettiva e della luce.
L’opera riflette sul concetto di limite e sulla sua negazione, sul sacro impulso dell’uomo a varcare la soglia di ciò che è noto e logico, per esplorare ciò che sta al di là di noi. Attingendo al rigore dei materiali, Borondo stabilisce percorsi immaginari, con la ripetitività e la vicinanza delle figure che creano prospettive di archi, aperture, che vogliono essere un invito, attraverso il trattamento poetico dell’artista, a raggiungere nuove destinazioni, a continuare a evolversi.
L’installazione vuole essere un processo esperienziale, un incontro con il limite, che si raggiunge attraverso un labirinto trasparente di segni e prospettive, riflessioni e simboli, che finiscono per fondersi e perdersi nella moltitudine, suscitando allo stesso tempo domande e avviando lo spettatore verso l’infinito.
“Non Plus Ultra” è il frutto del lavoro esplorativo con il vetro, la poetica e la trasparenza che Gonzalo Borondo ha intrapreso dal 2011, a cui si sono aggiunte le sperimentazioni con la serigrafia, che hanno beneficiato del prezioso contributo di Arturo Amitrano, fondatore di 56Fili, la cui abilità tecnica, applicata con una sensibilità d’avanguardia, ha permesso all’artista di intraprendere nuove strade.
“Non Plus Ultra” ha un approccio visionario alla serigrafia, in cui le regole sfiorano l’inautentico, gli errori vengono messi a frutto, le cause vengono incontrate prima di essere scoperte, e l’abilità tecnica si avventura oltre i confini del foglio bianco, giocando con la libertà e lo spazio per interagire con il pubblico, con la vita.

Foto ©Roberto Conte