Installazione realizzata in collaborazione con 56FILI Produzione di: Ex Dogana Commissionata da: Chiara Pietropaoli Collaboratore: Studio Volante
Due immagini grafico-pittoriche convivono nello spazio: da un lato una colonna, dall’altro un uomo che guarda all’indietro con le braccia aperte, che fa riferimento all’iconografia della crocifissione. “Non Plus Ultra” riflette sul concetto di limite, sul sacro bisogno dell’uomo di varcare la soglia del conosciuto e della logica, per superare se stesso. I limiti spaziali imposti dall’opera sono aperture (archi). Il limite attrae e respinge, proietta lo spettatore verso l’infinito, tra prospettive e riflessi, simboli trasparenti che si fondono e si perdono, che si confondono nella moltitudine e che, moltiplicati attraverso la serigrafia, sollevano domande.
“Non Plus Ultra” è un’installazione serigrafica calpestabile, composta da 56 lastre di vetro, che misurano due metri e cinquanta centimetri per ottanta centimetri, stampate.
L’intero processo di creazione di “Non Plus Ultra” è stato trasformato in un’esperienza collettiva e si è svolto nel cortile del Museo Ospitale, dove l’artista e il tecnico hanno stampato pubblicamente i media, per condividere con i cittadini tutte le fasi di realizzazione dell’installazione: dalla serigrafia all’installazione in loco.
Il libro d’arte documenta la ricerca, il punto di partenza e la realizzazione di NON PLUS ULTRA, installazione realizzata dall’artista in collaborazione con 56FILI.
Contiene schizzi, riferimenti fotografici, immagini del lavoro in corso, dell’installazione, dell’archivio e serigrafie su vetro e carta.