Insurrecta

+Segovia (ES)+

Il progetto “INSURRECTA”, realizzato in collaborazione con il Comune di Segovia e AC/E (Acción Cultural Española) e con il supporto di STUDIO STUDIO STUDIO, commemora il 500° anniversario della rivolta comunera. Il supporto del progetto sono tutti i cartelloni pubblicitari situati in tutta la città di Segovia, 32 cartelloni distribuiti in 17 luoghi di libero accesso, trasformando il paesaggio urbano in un museo aperto.

INSURRECTA cerca di commemorare i comunardi approfondendo l’idea di rivolta e ampliando l’analisi delle lotte di potere al di là del quadro stabilito, contestualizzando l’idea di rivolta non solo nella storia, ma anche su altri fronti come l’umanità che combatte la natura dall’interno, il dialogo dell’urbano nel paesaggio naturale, gli effetti dell’imposizione sulla società, la riappropriazione degli spazi da parte di agenti diversi o i cambiamenti nello status quo.

La mostra si presenta come un percorso accompagnato da una mappa, dove i visitatori possono trovare testi di natura storica che accompagnano le opere. La concomitanza di opere pittoriche che parlano delle chiavi di ogni lotta per il potere e la lettura dei brani, conferiscono un processo che cerca di esercitare un pensiero critico sull’origine dei conflitti, intendendoli come motori di trasformazione ciclica della nostra realtà.

L’opera rappresenta la rivolta comunitaria come natura sottomessa all’essere umano che, essendo il sostentamento della nostra società, può sollevarsi e squilibrarla, reagendo al nostro tentativo di assoggettarla ai nostri interessi.

lo sconosciuto

I

Arriva uno straniero, lo straniero, il forestiero. “Ma chi è?”, chiede la gente. Nenn mich Charles, dein König Charles, risponde. “Sua Maestà Cesarea”, traduce un consigliere. “Ha 16 anni, non parla la vostra lingua”. “Il nostro re?”, gridano in Castiglia. “Che portino via quella porta!”.

A stranger arrives, a stranger, he is the outsider. “But who is he?” the people ask. “Nenn mich Carlos, dein König Carlos”, He responds. “Your Caesarean Majesty”, translates an advisor. “He’s 16 years old, he doesn’t speak your language.” “Our king?” they cry in Castile. “Let them take that fence!”

II

Nessun albero sotto il tetto. Ritorna il malcontento. “Teniamo ciò che è nostro, ciò che abbiamo costruito”, dicono alcune voci, ‘proteggiamo le radici, raccogliamo i semi’. Il paesaggio si sta capovolgendo. Gli occhi crescono: come allontanare il chiuso. “Troppi nobili estranei”. Esterno, dal latino foras (fuori). “Fuori dai nostri fueros?”

There’s no tree indoors. The discontent returns. “Let’s keep what’s ours, what we’ve built”, say some voices, “protect roots, collect seeds”. The landscape is turning. The eyes grow: how to move the enclosure away. “Too many noble outsiders”. Outsider, from the Latin foras (outside). “Out of our jurisdiction?”

III

Sono le Cortes di Coruña, nel 1520: più tasse, copertura dei costi, rimborso dei prestiti… Il nuovo vestito dell’imperatore nomina un reggente per la Castiglia di origine olandese. Come racchiudere la terra in una testa? E mantenerla in piedi.

These are the Courts in Coruña, 1520: plus taxes, defraying costs, repaying loans… The new emperor’s suit names a regent for Castile of Dutch origin. How do you delimit the earth in a head? And keep it up.

IV

Parto cesareo: operazione chirurgica eseguita aprendo l’utero per rimuovere il bambino. Addomesticare: ridurre, abituare alla vista e alla compagnia dell’uomo l’animale selvatico… e l’albero selvatico. Il punto di vista è la chiave. Il punto e il punto di vista dell’osservatore.

A Caesarean section: a surgical operation that is performed by opening the womb to remove the baby. Tame: to reduce, accustom the sight and company of man to the wild animal… and the wild tree. The point of view is the key. The point and the view of whoever observes here.

lo sfondo

V

Ricapitoliamo: 1480. “Dopo Isabella di Castiglia, la Bobadilla…” e Cabrera. Segovia si disgrega, il territorio viene amputato e saccheggiato a favore della corona. Tradimento. 1200 persone sradicate si lamentano: “Vogliamo essere vicini, non vassalli”. È vano. E quando un uomo vano è cieco…

Let’s go back: 1480. “After Isabella of Castile, Bobadilla…” and Cabrera. Segovia breaks up, the territory is amputated and plundered in favour of the crown. Betrayal. 1,200 uprooted people are hurting: “We want to be neighbours, not vassals.” It’s in vain. And when a vain man becomes blind…

VI

Resistenza. Signori e artigiani, consiglieri, artigiani e pastori. Allevatori, mercanti, agricoltori… Tutti segoviani, membri di un corpo segregato. “Diritto al rispetto”, sussurravano. “Che la legge sia applicata!”. “Shhh, i muri ci sentono”. .

Resistance. Gentlemen and artisans, rulers, craftsmen and shepherds. Cattlemen, merchants, farmers… All Segovians, members of a segregated corps. “Right to respect,” is whispered. “Let the law be enforced!” “Shhh, the walls can hear.”

VII

La scintilla si accende. I re notificano la segregazione: i sexmos di Valdemoro e Casarrubios vengono lasciati fuori. Sfiducia e fuoco. Nessuno pensa di obbedire. Una voce unanime: “Più importanti della volontà dei re sono i sacri e venerabili diritti della Città”.

The spark is ignited. The kings notify the segregation: the sexmos of Valdemoro and Casarrubios are left out. Defiance and fire. No one thinks of obeying. A unanimous voice: “More important than the will of kings are the sacred and venerable rights of the City.”

VIII

Concilium: unione. La popolazione, che balla la foresta, scende in piazza contro il cesarismo. Cadali in lutto nella Plaza Mayor, San Martín, Santa Eulalia. Assessori gettano a forza un vaso a terra. I vicini danno fuoco a un fascio di cannucce. “Il diritto, questo è l’importante”. Fumo.

Concilium: union. The population, a dancing forest, takes to the streets against Caesareanism. Mourning gallows in the Plaza Mayor, San Martín, Santa Eulalia. Rulers throw a jar hard on the ground. Neighbours set fire to a bundle of straws. “The right, that’s what’s important.” Cloud of smoke.

IX

Colmenares: “Padri e madri hanno schiaffeggiato i propri figli per conservare la memoria della protesta contro la disaffezione verso la città”. Tutto il popolo si unisce, ma ancora una volta invano. La Comunità è smembrata “per sempre”. Il potere reale è ormai in forma. Ma quei figli…

Apiaries: “Fathers and mothers slapped their own children to keep the memory of the protest against the outrage to the City.” The whole town at one, but again in vain. The Community is dismembered “forever and ever.” The real power is already abyssed. But those children…

disprezzo

X

Daranno il via alla prossima ribellione. E il fallimento. 1521 a Villalar: ecco Maldonado, Bravo e Padilla dietro il patibolo. Da sinistra a destra. I loro crani segregati pubblicamente. La pena capitale per i traditori. “Allora Bravo disse al boia: “Traditori no, ma zelanti per il bene pubblico sì”.

They’ll start the next rebellion. And failure. 1521 in Villalar: from there to Maldonado, Bravo and Padilla behind the gallows. From left to right. Their skulls publicly segregated. Capital punishment for traitors. “Then Bravo said to the executioner: “Not traitors, but people jealous of the public good.”

XI

Essere un’impronta o essere uno schiavo. Essere assenza o essere bandiera. Dopo il 1521 la Castiglia perde il suo centro. Un paesaggio senza statuto. Un territorio senza testa. Un granaio di uomini e semi per sostenere il nuovo costume dell’impero. Un paesaggio opaco. Nero su bianco.

Either be a footprint or be a slave. Be absent or be a flag. After 1521, Castile loses the centre. A landscape with no charter. Headless territory. Barn of men and seeds to support the new suit of the empire. Opaque landscape. Black on white.

XII

No, dissero i trincerati medinesi. “L’artiglieria, in nome dell’Imperatore”, insistette il comandante dell’esercito, con la torcia in mano. Silenzio. E Medina del Campo, la borsa d’Europa, cominciò a bruciare, con la torcia imperiale in mano. È l’agosto del 1520: il paesaggio si spezza. Un innesco, questa scintilla.

No, said the entrenched people from Medina de Campo. “The artillery! In the name of the Emperor!”, insisted the head of the army with a torch in his hand. Silence. And Medina del Campo, the stock exchange of Europe, began to burn an imperial torch in its hand. It’s August, 1520: the landscape breaks up. Detonator, this spark.

XIII

Ma prima ancora, in maggio: massa contro individuo. Rodrigo de Tordesillas vota a Coruña a favore dell’imperatore dopo essere stato corrotto. A Segovia si sente dire: “Non uscire di casa”. Lo ignora. Una folla inferocita lo lincia. “Signori, perché mi uccidete?”. “Nemico dei poveri”, lo chiamano. Strangolato a faccia in giù. Un’altra scintilla.

But before that, in May: mass versus individual. Rodrigo de Tordesillas voted in Coruña for the emperor after a bribe. In Segovia he hears: “Don’t leave the house.” Unheard. A rabid mass is lynching him. “Gentlemen: why are you killing me?” “Enemy of the poor,” they call him. Strangled upside down. Another spark.

le teste

XIV

Dicono che ho sollevato Segovia in armi contro il nuovo re. Che ero un liberale e uno spendaccione. Che una volta ho sconfitto le forze imperiali. E a Villalar… Il mio funerale sollevò ancora una volta un popolo che gridò: “Doleos de vos, poveri, che lui è morto per la comunità”. Dicono che sono Juan Bravo.

They say I raised Segovia in arms against the new king. That I was a liberal and a spendthrift. That I once defeated the imperial forces. And in Villalar… My funeral raised a shouting town again: “Poor you, poor you, this one died for the community.” They say I’m Juan Bravo.

XV

X per sconosciuto, ma mi chiamo Francisco Maldonado, di Salamanca, nipote di un professore, comunista radicale. Ho preso Torrelobatón con Padilla e Bravo. E a Villalar… Qualcuno ha detto di me: “È il patrono civile degli spagnoli senza coraggio, che pagano con la vita la mancanza di raccomandazione”.

X for incognito, but my name is Francisco Maldonado, from Salamanca, grandson of a professor, a common radical. I took Torrelobatón with Padilla and Bravo. And in Villalar… Someone said this about me: “He is the civilian patron of the valueless Spaniards, who pay with their lives for a lack of recommendation.”

XVI

X, y, z. Delle tre avrei preferito la “y”. Nesso piuttosto che leader, ma come leader ero un cane che abbaiava e mordeva, fino a Villalar… La mia testa è stata messa alla gogna insieme a quella di Bravo. Prima di allora, scrissi una lettera a mia moglie: “Cara María…”. María Pacheco, l’ultima Comunera.

X, y, z. Of the three I would have preferred the “y.” I was a link before I was a leader, but as a leader I was a barking and biting dog, until in Villalar… My head nailed to the pillory next to Bravo’s. Earlier, I wrote a letter to my wife: “Dear Mary…” Maria Pacheco, the last commune.

epilogo

XVII

In collaborazione con An Wei / In collaborazione con An Wei

Insurrezione, da insurrectum, supino di insurgere (cercare di sollevarsi) formato da in- (inizio di un’azione) e surgere (sorgere) e questo da sub- (dal basso verso l’alto) e regere (condurre), da cui rex, regis (re), in germanico reiks (potente) da cui rico. E così la vita, così la lingua.

Insurrection, from insurrectum, supine from insurgere (trying to rise) formed by in- (beginning of an action) and surgere (to arise) and this by sub- (from bottom to top) and regere (to direct), from where rex, regis (king), in Germanic reiks (powerful) from which rich derives. And so is life, so is language.

CREDITI

Progetto di: Gonzalo Borondo
Organizzato da: Comune di Segovia, Dipartimento Cultura
In collaborazione con: Acción Cultural Española (AC/E)
Squadra:
o Produzione tecnica: Luis Aguiar “Quisqui”, con il supporto di José Antonio Gómez “Epe”.
o Produzione artistica: Arturo Amitrano
o Gestione del progetto (coordinatore): Luis G. Duque
o Disegno grafico: Oriana Distefano
o Ufficio stampa: Studio Mónica Iglesias
o Coordinamento della comunicazione: Carlotta Franco, Bruna Crapanzano
o Assistente esecutivo: Loredana Calvet
o Con la collaborazione artistica di An Wei
o Catalogo: ARTURO 56 FILI
o Allestimento: Vinilarium, con i falegnami dell’Ayuntamiento
o Foto WIP: Diego De Miguel
o Foto finali: Roberto Conte
o Testi: Carlos Rod – Editorial La uÑa RoTa
o Teaser e making of: Baianai
o Video: Jano Madriz & Javier Haro
o Sculture: Purple servicios creativos
o Con il supporto di: STUDIO STUDIO STUDIO